MOTIVAZIONE, OBIETTIVI E INNOVATIVITÀ

Secondo i dati più recenti sul tema dell’antimicrobico-resistenza (AMR), le Infezioni correlate all’assistenza (ICA) sono una delle complicanze più gravi e frequenti dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. Esse, non essendo presenti al momento del ricovero, vengono contratte nell’ambiente ospedaliero e secondo i dati dell’OMS provocano ogni anno 37.000 morti, e costi stimati di 7 miliardi di euro all’anno in Europa.
Le cause principali della antibiotico-resistenza si ritrovano nell’eccessivo utilizzo degli stessi, che spesso avviene in modo inappropriato tramite autoprescrizione e nella somministrazione eccessiva negli ospedali, a causa dell’elevata presenza di infezioni.
Pur essendo il fenomeno riconosciuto a livello italiano, europeo e globale, ad oggi non esiste una metodologia standardizzata per analizzare e governare il problema.

I dati riguardanti certi eventi clinici sono essenziali per rendere i programmi di prevenzione delle ICA effettivi. Le attività di sorveglianza sono il primo passo per la prevenzione delle ICA; infatti, si registra una diminuzione fino al 20%–30% nella loro insorgenza laddove si vada ad implementare programmi di appropriata sorveglianza e controllo.

La crescente quantità di dati digitali disponibili negli ospedali ha aperto la strada allo sviluppo di sistemi automatizzati prototipali di rilevamento di ICA. Per la maggior parte di questi sistemi, tuttavia, le prestazioni devono ancora essere migliorate prima che questi possano essere utilizzati in modo efficace in contesti ospedalieri reali. I sistemi automatizzati sono di norma basati su insiemi di regole che descrivono le conoscenze mediche, o più modernamente su algoritmi di apprendimento automatico (machine learning). Compito del machine learning è identificare i modelli che stanno alla base della distribuzione dei dati osservati, ed utilizzarli per fare inferenze e previsioni di nuovi scenari (advanced analytics).

In questo contesto, il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una soluzione per integrare le informazioni e conoscenze circa la diffusione in ambito territoriale delle infezioni, monitorando e prevedendo l’incidenza, restituendo una visione complessiva dei fenomeni in atto al fine di coordinare le risposte ai diversi livelli di intervento (regione, centri di cura, enti di ricerca, servizi territoriali e cittadinanza).

RISULTATI ATTESI

Lo scopo del progetto è lo sviluppo di una piattaforma per il contrasto
alle infezioni correlate all’assistenza e all’antimicrobico resistenza in
ambito umano e animale, secondo una visione multidisciplinare
nell’ottica One Health.

EpICA sarà una piattaforma che raccoglierà dai centri di riferimento
regionali i dati correlati alle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) e
antimicrobico resistenza AMR. Questi dati saranno elaborati da un
motore di monitoraggio attraverso algoritmi di advanced analytics per
evidenziare le aree di attenzione attuali e di probabile evoluzione sulla
base di modelli previsionali dell’andamento epidemiologico.

APPROCCIO PROGETTUALE

Nei 18 mesi previsti dal progetto si arriverà alla realizzazione di un prototipo che potrà essere testato con una dimostrazione pilota con la partecipazione in qualità di end user di tre strutture ospedaliere (Gaslini, Galliera e San Martino) e ALISA (Sistema Sanitario Regionale Liguria).
La piattaforma arriverà in tal modo ad un TRL (Technology Readiness Level) medio-alto, eventualmente differenziato per le diverse componenti applicative.

Un particolare ruolo nel progetto viene assegnato agli enti di ricerca e alle strutture sanitarie, il cui contributo consiste nel fornire un supporto tecnico scientifico per l’individuazione metodologie e approcci di analisi dei dati da cui derivino:

Indicazioni specifiche su configurazioni e funzionalità da utilizzare per il software per meglio supportare le attività di monitoraggio e ricerca;

Individuazione di report e tecniche di analisi specifiche (es. cluster di rilevazioni, modalità di misurazione di frequenza e incidenza degli eventi, strumenti di valutazione dell’impatto dell’utilizzo di particolari terapie farmacologiche; criteri di rilevazione dei profili di resistenza) basati sull’esperienza delle strutture e l’evidenza clinica.

IMPATTO E RICADUTE

I dati raccolti costituiranno nel tempo una preziosa fonte di informazione per:

  1. Migliorare l’efficace utilizzo degli antibiotici attualmente disponibili e orientare la ricerca di nuovi composti, contrastando o mitigando il fenomeno dell’antibiotico resistenza.
  2. Valutare le attuali modalità prescrittive al fine di ottimizzarne l’adeguatezza dal punto di vista clinico
  3. Contribuire alla razionalizzazione della spesa farmaceutica favorendo l’appropriatezza prescrittiva
  4. Prevenire l’insorgenza di contagi tramite l’ausilio dell’analisi predittiva
  5. Creare un canale di comunicazione ed informazione verificato e comprensibile per la popolazione e i diversi attori

I beneficiari della realizzazione di questo progetto saranno tutte le categorie di pazienti, il personale sanitario, tirocinanti e più in generale la popolazione e il sistema sanitario nazionale stesso. In particolare, a trarre maggiori benefici saranno tutte quelle categorie di pazienti suscettibili alle infezioni come neonati, soggetti fragili o in gravi condizioni sottoposti a cure assistenziali.

Dal punto di vista degli enti ospedalieri la disponibilità di uno strumento in grado di coniugare la prevenzione delle infezioni ospedaliere e la gestione dell’antibiotico resistenza nonché la gestione del risk management in maniera centralizzata, rappresenta un significativo vantaggio anche dal punto di vista competitivo. In un contesto in cui, a seguito delle normative europee a garanzia della mobilità sanitaria dei cittadini, della libera scelta e della concorrenza tra erogatori a livello UE, è strategico per gli ospedali dimostrare e garantire un’elevata qualità delle prestazioni erogate. Qualità per la quale la riduzione del rischio clinico, di cui la gestione e prevenzione delle infezioni ospedaliere, è una componente fondamentale. A conferma di questo basti pensare a come gli Standard di Joint Commission International, principale organismo a livello internazionale per il miglioramento della qualità delle strutture sanitarie, individuino tra i gli standard che costituiscono requisiti di accreditamento proprio quelli relativi alla Prevenzione e Controllo delle Infezioni (PCI). Per questi si prevede la necessità di uno specifico programma di controllo e prevenzione delle infezioni, e la necessità di disporre di indicatori e dati per la misurazione finalizzati al miglioramento della qualità e della sicurezza dei pazienti (QPS) da supportare attraverso adeguati sistemi di gestione delle informazioni (MOI).

Il monitoraggio, la previsione e prevenzione delle ICA oltre ad avere impatto sugli aspetti prettamente sanitari, ha infatti ricadute indirette di natura economica e sociale che comprendono l’abbattimento dei costi aggiuntivi di re-ricovero, durata della degenza e consumo di farmaci.

Dal punto di vista degli enti di governo sanitari (ALISA, ASL) lo strumento individuato permette di perseguire gli obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico Resistenza:

rafforzando il livello di sorveglianza; supportando in maniera efficace il sistema di allerta;

garantendo una partecipazione più facile e capillare di tutti i laboratori all’attività di vigilanza;

integrando la AMR sia in ambito umano sia in ambito veterinario e prevedendo in ambedue gli ambiti un monitoraggio strutturato del consumo di antibiotici.

In particolare, per le strutture sanitarie come ASL e AO rende possibile anche effettuare attività di autovalutazione della gestione della prevenzione e del monitoraggio del consumo di antibiotici e dell’AMR, abilitando la predisposizione di piani di miglioramento attivo.